HO PRANZATO AL CASTELLO

castello buonconsiglio trento

 

Questo testo l'ho scritto principalmente per la pubblicazione nel sito di Ezio, pertanto troverai vari riferimenti specifici per www.lavocedelmarinaio.com

Caro Ezio, il nostro marinaio,

l’altro giorno ho “vissuto” una cosa speciale: un pranzo al castello!

Il ristorante presso il Castello del Buonconsiglio è aperto a tutti, non solo ai visitatori. Con una mia collega era da un po’ che progettavamo di fare un pranzo con l’ambientazione diversa dal solito; avevamo rimandato più volte perché prima erano giornate troppo calde (dista circa un quarto d’ora a piedi dai nostri uffici!), poi era un giorno piovoso, poi, poi, ma alla fine l’altro giorno ce l’abbiamo fatta.

Mi ero armata di macchina fotografica per fare qualche foto ad un bel maniero, visto l’evento raro e particolare e non sapendo quando, e se, in futuro ci saremmo tornate.
E’ stato elettrizzante avvicinarsi sempre più al maestoso castello, trovarsi davanti al solenne portone principale, far finta di fare la turista e … sapere che di lì a poco avrei “pranzato al castello”! L’ardore era quello della bambina a cui si presenta un’imponente e spettacolare fortezza: merli, torri, possenti ed alte mura; la grandezza e la sicurezza che trasmette avevano da sfondo un luminoso cielo blu … un quadro perfetto! Un dipinto già da sé “carico” di storia: residenza dei Principi Vescovi di Trento dal sec. XIII alla fine del sec. XVIII tra cui spicca Bernardo Cles, nominato cardinale nel 1530 - Concilio di Trento – l’ultimo principe vescovo fu Pietro Vigilio Thun (1800) - adibito in seguito dagli austriaci a caserma – luogo dove nel 1916 si è svolto il processo a Battisti, Filzi e Chiesa. Chissà quelle massicce mura quanto avranno visto e sfidato! Chissà, se potessero, cosa ci racconterebbero!
Un brillante e ben curato giardino verde, ombreggiato da qualche pianta, invitava proprio ad avvicinarsi al ristorante/caffetteria. In quella atmosfera, che suggestione … eravamo come in gita, altro che pausa pranzo dal lavoro!

Mentre ero seduta al tavolo è apparso, inaspettatamente, il cavaliere che conosco (un saluto veloce dato che era in compagnia) … ti ricordi? Vedi: http://www.lavocedelmarinaio.com/2014/02/il-cavaliere/ Il quadro, ora, era completo: il cavaliere, il Barone (il ristorante), le possenti mura e le torri di un imponente castello merlato e la storia racchiusa e conservata lì! Che bel pranzo-gita!

Il “banchetto” è stato ottimo (il ristorante è gestito da una cooperativa sociale e vengono utilizzati prodotti locali - trentini) ed il cameriere aveva una espressione da signore medioevale (mancava solo il costume d’epoca!). Quelle quasi due ore trascorse così, protetti dalle mura, scattando foto, spensieratamente in un luogo così peculiare e storico, così rilassante con quel verde giardino, sono state una piacevole parentesi; un toccasana per lo spirito!
E’ stata dura abbandonare tutto questo e rientrare al lavoro, ma l’esperienza è da ripetere, e si può, anzi si deve, ripetere!

 

(agosto 2015)

 

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