gabbiano indietro

pagina indice

Campana dei Caduti Rovereto Maria Dolens Trentino Alto Adige

 

peso q. 226,39
altezza m. 3,36
diametro m. 3,21
battaglio q. 6
peso del ceppo q.103

La Campana dei Caduti

MARIA DOLENS

DON ... DON ... DON ...

Tutto nel buio tace,
sol la campana dice ai morti: pace!

Tra fossa e fossa sotto l’erme croci
passa un brusio di palpiti e di voci.

E’ la campana dai rintocchi mozzi
da un convulso di pianti e di singhiozzi.

Odono i morti e ascoltano in silenzio,
bevon dai fiori lacrime d’assenzio.

E’ la campana nella notte bruna,
chiama le stelle in cielo ad una ad una.

Or dormono i caduti sotto terra,
sognano, sogni d’amor, sogni di guerra.

Ogni croce ha una stella
e tutto è pace …

Dormono i morti
e la campana tace.

Un po' di storia

 

La Campana dei Caduti "Maria Dolens" è una grande campana, la più grande al mondo tra quelle che suonano a distesa (quando suona è l'imponente campana che si muove e non il battacchio). Si trova sul Colle di Miravalle, nella città di Rovereto (TN).

Venne ideata da don Antonio Rossaro, un sacerdote nato e vissuto in questa stessa città, con lo scopo principale di onorare i Caduti di tutte le guerre e per invocare Pace e fratellanza tra i Popoli di tutto il mondo.
La sua importanza è maggiore se si pensa che venne fusa utilizzando il bronzo dei cannoni di tutte le nazioni partecipanti alla Prima Guerra Mondiale. La prima fusione avvenne a Trento il 30 ottobre 1924. A Rovereto poi venne battezzata con il nome di "Maria Dolens" il 24 maggio 1925, ed inaugurata il 4 ottobre, ed inizialmente venne collocata sul Bastione Malipiero del Castello di Rovereto.

Ma il suono non corrispondeva a quello voluto, pertanto venne rifusa a Verona il 13 giugno 1939. Ritornò nella sua città il 26 maggio 1940.
Ma una grave irreparabile incrinatura la obbligò al silenzio (31 agosto 1960) e così dovette essere rifusa il 1° agosto 1964 presso le fonderie Capanni di Castelnovo Ne' Monti (Reggio Emilia).

Il 31 ottobre 1965 venne benedetta a Roma, in Piazza San Pietro, da Paolo VI ed infine il 4 novembre fu collocata sul Colle di Miravalle. Questa posizione non è causale, si trova nei pressi dell'Ossario di Castel Dante, luogo molto significativo, perché qui riposano i resti di più di dodicimila Caduti sia italiani, sia austro-ungarici.
Ti ricordo che il fronte della Prima Guerra Mondiale era nelle zone limitrofe a Rovereto. Tracce sono ancora presenti in particolare sul Monte Pasubio, oltre che sugli altipiani del Trentino (Folgaria, Lavarone, Luserna, ecc.).
Il primo rintocco avvenne il 10 aprile 1966, la domenica di Pasqua.

 

 

Una breve descrizione

 

Come già accennato le sue dimensioni sono: peso q. 226,39 - altezza m. 3,36 - diametro m. 3,21 - battaglio q. 6 - peso del ceppo q.103.

Sul suo manto sono incisi gli autografi dei Sommi Pontefici Pio XII e Giovanni XXIII, oltre alle frasi da loro dettate, che sono rispettivamente: "Nulla è perduto con la Pace. Tutto può essere perduto con la guerra" e " In pace hominum ordinata concordia et tranquilla libertas" ed alcuni disegni e rappresentazioni in bassorilievo.

Autore delle figure in bassorilievo è lo scultore Stefano Zuech. All'inizio lo stesso aveva previsto di incidere nella parte bassa, attorno al bordo, le parole della Canzone del Piave, ponendole su un motivo di onde a ricordo dei Caduti del mare. Nella parte centrale aveva disposto i profili delle montagne di Adamello, Baldo, Zugna, Ortigara a ricordo dei Caduti di terra. Infine nella parte alta avrebbe riportato qualche ala di velivolo per ricordare gli Eroi dell'aria.
L'idea iniziale venne però ben presto cambiata in quanto si decise di riportare una scena che fosse emotivamente più toccante. Non la descrivo qui ora, in quanto con la seconda fusione venne ulteriormente modificata. Se però ti interessa la trovi nel sito della Fondazione che attualmente si occupa della cura e della gestione della Campana dei Caduti.

A causa della seconda fusione della campana il bassorilievo dovette essere rivisto, e l'impegno spettò nuovamente allo stesso Stefano Zuech, in quanto, essendo stata ingrandita, una parte del suo manto sarebbe rimasta scoperta.
Così, nella parte alta, è stata ripresa la scritta "Dormite in umbra noctis, laetamini in lumine Christi, dum aere iungo populos, et vestras laudes celebro". Sotto questa frase la campana è stata divisa in tre fasce, nelle quali si ricordano gli eroi del cielo, della terra e del mare.
Nella parte superiore appare il firmamento, con stelle piccole e grandi, che simboleggiano le madrine della Campana. Sono presenti le costellazioni come apparivano all'alba del 28 luglio 1914 quando scoppiò la guerra. Ci sono pertanto le stelle di Orione, Toro, Mercurio, Auriga e Gemelli. All'opposto si trovano invece quelle visibili al tramonto dell'11 novembre 1918, quando la guerra finì. Queste sono: Ofiuco, Ercole, Corona, Boote e Orsa Maggiore.
Al centro della campana appare l'Ecce Homo (simbolo dell'umanità tormentata e glorificata), in una doppia corona; la prima è di spine, e simboleggia la sofferenza terrena, e la seconda di raggi luminosi, per la gloria celeste. All'opposto appare il volto molto dolce della Madonna Addolorata, la "Mater Dolens".

La frase "Nulla è perduto con la Pace. Tutto può essere perduto con la guerra.", detta da Papa Pio XII per scongiurare la Seconda Guerra Mondiale, è stata incisa invece nell'autunno del 1950.

Alcune curiosità

 

Sulla facciata del campanile di S. Giusto a Trieste è posto l'unico frammento rimasto a ricordo di una delle fusioni della Campana. Prima di procedere alla terza fusione, venne infatti deciso che la parte che riproduceva il volto della Madonna venisse conservata. Tale particolare fu inizialmente posto su una lapide e successivamente collocato su quel campanile a Trieste.

Il calco originale della prima campana è conservato presso il Museo Storico della Guerra di Rovereto.

La Campana è da tutti riconosciuta come simbolo di Pace e la stessa città di Rovereto è stata dichiarata "città della Pace".

La monumentale Maria Dolens appare in fondo ad un lungo viale, è attorniata dal bosco, in un luogo molto tranquillo e silenzioso. Dalla sua posizione, e grazie al Colle di Miravalle, riesce ad inondare tutta la città con la sua forte "voce". Per tradizione suona cento rintocchi di Pace ogni sera alle 21.30 ... cento rintocchi in memoria dei Caduti di tutto il Mondo, senza alcuna distinzione, né di fede, né di nazionalità.

In occasioni particolari, quando ci sono eventi di grande importanza, suona anche durante il giorno. E' possibile assistere anche se raramente di persona, lì nel piazzale, in quei minuti in cui comincia lentamente a muoversi e poi lancia il suo forte monito ... e ti assicuro che è toccante, oltre che indimenticabile!
Devi sapere che per le visite normali non ci sono problemi, è aperta giornalmente tutto l'anno e con degli orari molto comodi. Per accedere appositamente per vederla suonare, quando urla il suo messaggio di Pace, devi attendere la sera dei mesi estivi oppure queste rare ricorrenze.

E' anche per ricordare, ed invocare, la fratellanza dei Popoli che è stata circondata da 85 bandiere di gran parte del Mondo. Queste sventolano una vicina all'altra e sono disposte alla destra e a sinistra di tutto il lungo viale ed in circolo nel piazzale che lei domina.

... riesce ad inondare tutta la città con i suoi rintocchi ...

se guardi i brevi filmati
(ricordati di accendere le casse acustiche!)
che ho fatto in due occasioni diverse,
ti accorgerai quanto sia potente il suo suono

 

breve filmato (Mb 1,9) Mondo suono Campana dei Caduti Maria Dolens

 

filmato più "pesante" (giugno 2009) campana dei Caduti Maria Dolens a Rovereto

Cenni su Don Antonio Rossaro

 

Don Antonio Rossaro nasce Rovereto (TN) l'8 giugno 1883.

Viene ordinato sacerdote il 1° aprile 1911; insegna in un collegio e in un Liceo a Rovigo. Durante la sua vita scrive molti libri e poesie. La sua bibliografia comprende quasi 400 opere edite ed inedite.

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, da sempre sostenitore della neutralità italiana, si dedica ad una grande opera di assistenza ai profughi trentini. Partecipa inoltre alla redazione del giornale "Alba Trentina" (gennaio 1917). Il suo aiuto alla gente prosegue anche alla fine del conflitto; da Rovigo (dove ormai vive da qualche anno) organizza infatti una carovana di viveri e di vestiti con destinazione Rovereto.
Da Rovigo poi si trasferisce a Milano (1920) ed anche lì insegna presso un istituto superiore.

Nel 1921 il Comune di Rovereto lo chiama a dirigere la Biblioteca Civica. Dopo molti mesi di lavoro viene così riordinata e messa a disposizione dei cittadini. La dirige per oltre 30 anni e la arricchisce con numerosi lasciti.

Nel 1921 fonda il Museo Storico Italiano della Guerra assieme ad altri uomini di cultura e patrioti roveretani. Nello stesso anno propone l'idea della Campana dei Caduti, che realizza solo nel 1925 a causa di vari impedimenti ed incomprensioni.

E' morto a Rovereto il 4 gennaio 1952.

Campana dei Caduti Maria Dolens Rovereto

Il piazzale che ospita la Campana dei Caduti

(in qualche vecchia foto riesumata!)

Campana dei Caduti Maria Dolens Rovereto

Campana dei Caduti Maria Dolens Rovereto

 

qualche altra vecchia foto!

 

Campana dei Caduti Maria Dolens Rovereto

nave scuola cristoforo colombo libro degli ospiti

Nel 2008 sono stati fatti alcuni lavori nel piazzale che circonda la Campana e sono state riposizionate anche tutte le bandiere di tutti gli Stati del mondo. Le sono stati inoltre cambiati i pilastri di sostegno e la sua collocazione. Ora è posizionata verso il fondo del piazzale (prima era al centro), da dove può dominare l'intera Vallagarina ed inondare con il suo suono, come usa fare tutte le sere, tutta la valle.

 

 

viale d'entrata alla campana dei Caduti Maria Dolens a Rovereto

il nuovo viale d'entrata
con le bandiere di tutto il mondo

 

campana dei Caduti Maria Dolens a Rovereto

il nuovo "sostegno" e la nuova disposizione

 

campana dei Caduti Maria Dolens a Rovereto

dettaglio

 

Nel giugno 2009, in occasione di una manifestazione, ho fatto anche qualche nuova foto. Ti consiglio di andare a vedere la galleria.